Officine della Cultura nel segno della transizione ecologica


Officine della Cultura nel segno della transizione ecologica

La storica cooperativa aretina è risultata vincitrice del bando TOCC emesso dal Ministero della Cultura e Unione Europea con le risorse del PNRR

I Solisti dell'Orchestra Multietnica di Arezzo con Ottavia PiccoloIl 2024 di Officine della Cultura inizia nel segno dell’innovazione e della transizione ecologica. La storica cooperativa aretina legata alla produzione e alla promozione culturale, nonché una delle residenze artistiche della Toscana, è infatti risultata vincitrice del bando TOCC (Transizione ecologica degli Organismi Culturali e Creativi) emesso dal Ministero della Cultura e Unione Europea con le risorse del PNRR e finanziato dall’Unione Europea – NextGenerationEU. Un riconoscimento importante che va ad implementare l’impegno sostenuto già da alcuni anni da Officine della Cultura, dai suoi soci e dai tanti collaboratori, al fine della realizzazione degli obiettivi dell’Agenda 2030.

Il progetto di riduzione dell’impatto ambientale legato alle attività di Officine della Cultura vedrà l’acquisto: di un furgone 9 posti elettrico per il trasporto dei musicisti/attori della compagnia in tournée – attualmente la cooperativa è in viaggio con lo spettacolo “Cosa Nostra spiegata ai bambini” insieme ad Ottavia Piccolo (in foto); di un sistema di illuminazione per spettacoli composto da una centralina di controllo luci digitale e da 18 fari a led a bassissimo consumo di energia; di un numero di tablet congruo legato al lavoro dell’Orchestra Multietnica di Arezzo, in fase di prove e di esecuzione dal vivo, pressoché azzerando il ricorso alla stampa su carta degli spartiti musicali; con una riduzione, complessiva, tra il 70% e l’88% del consumo di energia e di conseguenza di emissioni di CO2.

La transizione della cooperativa verso comportamenti e azioni eco-compatibili non si svolgerà tuttavia solo nel segno della riduzione dell’impatto delle proprie attività sull’ambiente. Una parte importante sarà legata alla promozione di contenuti volti alla sensibilizzaizione del pubblico verso le tematiche ambientali. A partire dalla riduzione del materiale cartaceo – prevedendo comunque la stampa su carta riciclata – a favore di una maggiore diffusione di contenuti digitali tramite qrcode, dalla scelta di fornitori e partner attenti all’ambiente, dall’invito a non stampare il proprio biglietto a seguito di acquisti online, da appositi percorsi teatrali e musicali dedicati alle nuove generazioni e, in particolare, alla scuola.

Massimo Ferri, Presidente di Officine della Cultura, racconta in breve il progetto: «Ogni attività antropica, anche quella creativa, produce un impatto sull’ambiente. La logistica di una compagnia teatrale/musicale in tournée come la nostra, ad esempio, può arrivare in un anno all’emissione nell’ambiente di circa 14 tonnellate di CO2. Un teatro, anche piccolo, nella sua programmazione annuale può arrivare ad emetterne circa 3. L’impatto è dunque importante e se fino a poco tempo fa poteva dirsi “indispensabile”, “necessario” per il lavoro, oggi non è più così, potendo mettere in atto modi e approcci alternativi. Per noi questo vuol dire pensare al lavoro in modo nuovo – ad esempio prevedere le soste per la ricarica del furgone, organizzare la digitalizzazione del lavoro – ma non possiamo tirarci fuori dall’impegno per un rapporto con l’ambiente più equo e sostenibile. Un impegno che vale tre volte tanto perché è per noi, certo, ma anche per il nostro pubblico e per chi, pur camminando insieme a noi, sta immaginando il proprio futuro ben oltre la nostra presenza».

Ulteriori informazioni: www.officinedellacultura.org.