IT’S APP TO YOU – O DEL SOLIPSISMO

sabato 13 aprile 2019 | 21:00
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Teatro Pietro Aretino – Arezzo

Bahamut
IT’S APP TO YOU – O DEL SOLIPSISMO

da un’idea di Leonardo Manzan
di e con Andrea Delfino, Paola Giannini, Leonardo Manzan
regia Leonardo Manzan
drammaturgia Camilla Mattiuzzo
scenografia e costumi Bahamut
illustratore Rocco Venanzi
Compagnia Bahamut  

Spettacolo selezionato tra i vincitori della III^ edizione del Bando Giovani Direzioni, promosso dal Centro Teatrale MaMiMò, in collaborazione con Scuola Paolo Grassi di Milano, Comune di Cernusco Sul Naviglio, Karakorum Teatro di Varese, Residenza Ilinxarium di Inzago, Manifattura K di Pessano con Bornago, all’interno del Progetto FUNDER 35, e realizzato con il contributo della Fondazione Cariplo.

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Un teatro. Un videogioco interattivo. Un omicidio da risolvere. 46 si risveglia in una stanza, sul pavimento una pistola e del sangue, è appena stata assassinata ma ha ricordi confusi. Non le resta che scoprire l’assassino e vendicare la sua morte. “It’s app to you” l’applicazione che 47, spettatore inconsapevole selezionato dalla platea, deve scaricare per connettere il proprio smartphone al videogioco e poter guidare 46 nello svolgimento delle indagini. Le indagini cominciano, indizio dopo indizio, ma sembra una storia senza capo né coda: nessun sospettato, nessuna prova. Tutto sembra portare 47 ad una sola sentenza finale: 46 si è suicidata. Così, per risolvere il gioco ed uccidere l’assassino, non può fare altro che uccidere nuovamente 46. Una trama che si morde la coda, destinata a ripetersi all’infinito. La finzione è molto realistica e tra il giocatore e la realtà virtuale esiste ormai un legame che rende la scelta più complicata del previsto. Scelta che però non può essere elusa in alcun modo. La partita però non termina, la missione non è compiuta. Algoritmo, che dalla regia detta le regole del gioco e muove i fili a proprio piacimento, decreta il “Game Over”. Il gioco ricomincia daccapo. Stesso caso, stesse indagini, ma stavolta qualcosa è cambiato: 47 si scopre all’interno del gioco, giocatore e contemporaneamente personaggio della storia. Le nuove indagini parlano chiaro: 47 è diventato l’ assassino. Portando a termine la prima partita si è macchiato dell’omicidio di 46. Algoritmo, dalla regia, si gode lo spettacolo di sua creazione. La finzione, come spesso accade, ha divorato la realtà. Lo scopo del gioco rimane lo stesso: uccidere l’assassino.