Ci vuole orecchio! Elio canta e recita Jannacci in Fortezza


Ci vuole orecchio! Elio canta e recita Jannacci in Fortezza

Secondo appuntamento del festival SmARt ad Arezzo tra musica, poesia, ironia e non poco stupore

La Fortezza Medicea di Arezzo torna ad essere palcoscenico di racconti imperdibili con il secondo appuntamento del festival SmARt ospitando l’istrionico cantautore Stefano Belisari, in arte Elio.

Ci vuole orecchio_Elio_A74I6551_©Gabriele Al-KhrishaMercoledì 20 luglio, con inizio alle ore 21:00, in collaborazione con Estate in Fortezza 2022, il rinnovato palcoscenico aretino ospiterà lo spettacolo “Ci vuole orecchio. Elio canta e recita Enzo Jannacci” con Elio protagonista indiscusso in compagnia di un quintetto di stravaganti compagni di viaggio musicisti, insolita e bizzarra carovana sonora: Alberto Tafuri (pianoforte), Martino Malacrida (batteria), Pietro Martinelli (basso e contrabbasso), Sophia Tomelleri (sassofono) e Giulio Tullio (trombone). A loro, elementi mobili nella coloratissima scenografia disegnata da Giorgio Gallione, toccherà il compito di accompagnare lo scoppiettante confronto tra due saltimbanchi della musica, Elio e Jannacci, alle prese con un repertorio umano e musicale sconfinato e irripetibile, arricchito da scritti e pensieri di compagni di strada, reali o ideali, di “schizzo” Jannacci. Da Umberto Eco a Dario Fo, da Francesco Piccolo a Marco Presta, a Michele Serra.

Enzo Jannacci, il poetastro come amava definirsi, e? stato il cantautore più eccentrico e personale della storia della canzone italiana, in grado di intrecciare temi e stili apparentemente inconciliabili: allegria e tristezza, tragedia e farsa, gioia e malinconia. E ogni volta il suo sguardo, poetico e bizzarro, e? riuscito a spiazzare, a stupire: popolare e anticonformista contemporaneamente. Jannacci e? anche l’artista che meglio di chiunque altro ha saputo raccontare la Milano delle periferie degli anni ‘60 e ‘70, trasfigurandola in una sorta di teatro dell’assurdo realissimo e toccante, dove agiscono miriadi di personaggi picareschi e borderline, ai confini del surreale. “Roba minima”, diceva Jannacci: barboni, tossici, prostitute coi calzett de seda, ma anche cani coi capelli o telegrafisti dal cuore urgente. Un Buster Keaton della canzone, nato dalle parti di Lambrate, che verrà rivisitato, reinterpretato e “ricantato” da Elio.

“Ci vuole orecchio. Elio canta e recita Enzo Jannacci”, spettacolo giocoso e profondo perché “chi non ride non e? una persona seria”, è una produzione International Music and Arts e AGIDI con la drammaturgia e la regia di Giorgio Gallione e gli arrangiamenti musicali di Paolo Silvestri, light designer Aldo Mantovani, scenografie Lorenza Gioberti, costumi Elisabetta Menziani.

Biglietti: primo settore € 25,00, secondo settore € 20,00, secondo settore ridotto Soci Unicoop Firenze € 18,00. Info e prevendite presso Officine della Cultura, via Trasimeno 16, con orario 10:00 > 13:00 e 15:30 > 18:00, tel. 0575 27961 – 338 8431111, biglietteria@officinedellacultura.org. Circuito TicketOne – Boxoffice Toscana. Prevendita on line: ticketone.it e discoverarezzo.ticka.it. Ulteriori informazioni: www.arezzosmartfestival.com, www.officinedellacultura.org.

SmARt è un progetto di Officine della Cultura e Fondazione Guido d’Arezzo realizzato in collaborazione con Associazione La Filostoccola e Associazione Jazz On The Corner e con il sostegno di Regione Toscana, Comune di Arezzo, Fondazione CR Firenze, Unicoop Firenze e Studio Dentistico Associato Dott. Turchetti, Volpi, Favi. Direzione artistica Luca Roccia Baldini. Collaborazione alla direzione artistica La Filostoccola.