Tacito per Roma – Storie di migrazioni interne e interiori

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co-produzione OFFICINE DELLA CULTURA e ASSOCIAZIONE RITMI

TACITO PER ROMA

Storie di migrazioni interne ed interiori

di Gianni Micheli e Les Trois Comò

con la partecipazione di Maurizio Pirone

Elisa Tonelli (voce)
Giorgio Pinai (flauti e ceccola)
Fabrizio Volpi (chitarra)
Giacomo Piermatti (contrabbasso)
Massimiliano Dragoni (dulcimer, percussioni)
Gianni Micheli (voce narrante, clarinetto, fisarmonica)

Se la stazione ferroviaria di Roma Termini fosse una casa, e il suo nucleo abitativo fossero i passeggeri dei treni che ogni giorno vi fanno sosta, si direbbe, oggi, che Roma Termini è abitata principalmente da un padre “pendolare”, una madre “turista” e un figlio “studente”. Con uno zio “un po’ ferroviere”, naturalmente, e un po’ “impiegato”, quale unione di tutti i disparati lavori che gravitano intorno alla stazione. Se Roma Termini fosse ancora una casa potremmo anche dire che non poco tempo fa ha celebrato il funerale di un suo residente spaesato e quotidiano: nonno “migrante”. Nonno oggi, ma “padre” e “madre” e “figlio” e “figlia” per mezzo secolo e ben oltre quando prendere il treno per Roma – come per altre grandi città – in cerca di pane e di casa, insomma di lavoro, era una tra le scelte di futuro possibili, e non la meno attraente, anche se non certo la più comoda, di tanti italiani.

Uno dei treni che ogni giorno catapultavano uomini e donne dal paese alla grande città (non propriamente Roma ma… ci sia consentita questa libertà poetica), dalla campagna all’industria, era il Tacito. E nonno “migrante”, col suo carico di valigie e di pensieri, si faceva riconoscere.
Nonno “migrante” è morto, l’abbiamo detto, ma ha lasciato a casa degli eredi. E soprattutto ha trasmesso una storia, scritta col sudore insieme al nome Italia nei bollettini delle cronache rosa, rosse e nere. Questa è la storia che ci accingiamo a raccontare aiutati dalle voci, autentiche, di chi l’ha vissuta. E di chi è riuscito a tornare alla propria terra natale.

Nell’ambito del concerto-spettacolo saranno proiettate videointerviste originali ai protagonisti del tempo della migrazione.